martedì 2 marzo 2021

Striscia la Notizia, Rocco Casalino: «Per 2 milioni di euro io portavoce di Berlusconi». Poi la rivelazione choc

Rocco Casalino a Striscia la Notizia. Lunedì primo marzo, “Rai Scoglio 24” (il canale di Striscia la notizia “dedicato” alla Rai) inaugura il nuovo format di approfondimenti "Che scoglio che fa" con l’intervista “esclusivissima” a Rocco Casalino, ex portavoce dell’ex premier Giuseppe Conte. Nel faccia a faccia, l’inviato Pinuccio chiede a Casalino se andrebbe mai a fare il portavoce di Silvio Berlusconi. «No». Per un milione di euro? «No». Per 2? «Per 2 ci vado, perché l’immagine pubblica di Berlusconi si può recuperare. Ma non lo farei mai per Matteo Renzi, per nessuna cifra. Non mi sentirei moralmente di prendere i soldi, perché la sua immagine pubblica è irrecuperabile. Renzi dopo quello che ha fatto dovrebbe sparire dalla vita politica per l’eternità».

L’ex concorrente del Grande Fratello coglie pure l'occasione per presentare il suo libro autobiografico, il Portavoce (Piemme), «che ha venduto più di Obama. Sono più in alto in classifica» e si lascia andare a commenti sull'esperienza a "Chigi" oltre che a qualche giudizio politico. Poi la rivelazione su Maria Elena Boschi che definisce «co-responsabile di una delle più grosse immoralità del nostro Paese, di aver aperto una crisi di governo al buio in un momento di pandemia. Mi dici una parola in barese peggio di immorale?», chiede. Mentre su Giorgia Meloni: «Un po’ la stimo. È meglio di come la dipingono, ma non mi piacciono le sue idee».

Pinuccio fa i complimenti al grillino per il suo coming out, e gli domanda come mai nella compagine del passato governo molti, invece, pur essendo gay, non lo hanno fatto. «Quello della politica è un ambiente maschilista, conformista e su alcune tematiche è ancora chiuso. Ognuno deve fare outing quando è opportuno. Chi lo fa tardissimo, chi presto». Ma non sono poco sinceri? «In effetti per un politico nascondere la propria sessualità e difendere magari tematiche della famiglia tradizionale, potrebbe essere un problema», aggiunge Casalino, che sottolinea però di non avere intenzione di sposarsi con il fidanzato di lungo corso. L'ex spin doctor vorrebbe proseguire la carriera politica: «Credo sempre nell’attivismo, troverò il modo».

Ma non è l’unico desiderio: «Quanto vorrei che Di Battista tornasse con noi. Secondo me torna, prova lo stesso amore che ho io per il Movimento 5 Stelle». Prima di lanciare in tedesco il nuovo spot dello sponsor della trasmissione Sugo Besugo, Casalino svela che Conte è un talento del pianoforte, e invita in diretta, con un vocale WhatsApp, proprio l'ex presidente a “Rai Scoglio 24”. Potrebbe essere lui il prossimo ospite di “Che Scoglio che fa”? L’intervista andrà in onda su Striscia la notizia (ore 20.35, Canale 5) e sarà disponibile in versione più lunga sul sito web del tg satirico al termine della messa in onda del programma.

lunedì 1 marzo 2021

Trovata la bimba di sette anni scomparsa durante una passeggiata con i genitori

Trovata la bambina di sette anni scomparsa durante una passeggiata sul monte Pozzo, sulle alture di Bevera, a Ventimiglia. È accaduto intorno alle 18. La piccola stava scendendo da Monte Pozzo assieme ai genitori e ad altre persone, quando in circostanze ancora da chiarire, il gruppo l'ha persa di vista. Potrebbe aver imboccato un altro sentiero, giunta a un bivio. Subito sono partite le ricerche che hanno visto impegnati i vigili del fuoco, con squadre della protezione civile e i cinofili, insieme al soccorso alpino. È stata trovata sola sola in lacrime, spaventata e molto stanca. Fortunatamente sta bene.

Appena rintracciata la piccola è stata tranquillizzata e subito dopo accompagnata dai genitori, alla vista di papà e mamma la bambina ha pianto, ma quando è stata tra le loro braccia si è rasserenata.

L'avevano cercata, nonostante il calare della luce, i vigili del fuoco, gli uomini del soccorso alpino, i carabinieri e i volontari della protezione civile, anche con l'ausilio di unità cinofile, oltre ai cittadini del posto tra cui i cacciatori che avrebbero avuto l'intuito di andarla a cercare sul versante che porta in Francia, insieme a un vigile del fuoco, dove è stata ritrovata. Secondo quanto è stato possibile accertare, la famiglia insieme ad amici anche loro con figli sarebbe partiti la mattina per una gita alla vetta del monte Pozzo.

Una volta raggiunta la sommità si sono fermati per mangiare e a metà pomeriggio la comitiva ha intrapreso la discesa. Poco prima di arrivare alle auto, il gruppo si è accorto dell'assenza della bimba ed hanno chiesto aiuto facendo scattare le ricerche.

domenica 28 febbraio 2021

Alberto Genovese al Gip: «Stupro? Le ragazze erano consenzienti». E Giletti denuncia: «Hanno cercato di vendermi le immagini dello stupro»

Alberto Genovese, l'imprenditore del web in carcere dal 6 novembre, ha negato di aver violentato la modella 23enne a Ibiza a luglio, così come aveva fatto dopo l'arresto per il caso della 18enne. Interrogato dal gip, dopo la seconda ordinanza di custodia cautelare, a quanto si è saputo, il 43enne ha sostenuto che la modella, così come le altre ragazze che partecipavano ai suoi festini a base di droga e andavano nella sua stanza, lo facevano consapevolmente. E avrebbe spiegato quel «sistema» in cui lui metteva a disposizione «tutto», compresa gran parte della cocaina che, comunque, di solito portavano gli uomini. 

In mattina l'interrogatorio di garanzia di Alberto Genovese, l'imprenditore del web finito in carcere il 6 novembre per aver stordito con droghe e stuprato una 18enne in un festino nel suo attico di lusso a Milano e che giovedì ha ricevuto una seconda ordinanza di custodia cautelare per presunti abusi, sempre dopo dosi massicce di cocaina e ketamina, ai danni di una modella di 23 anni il 10 luglio a Ibiza nella residenza chiamata “Villa Lolita”.

Proprio queste nuove accuse di violenza sessuale e cessione di droga sono al centro dell'interrogatorio davanti al gip di Milano Tommaso Perna, alla presenza anche del pm Rosaria Stagnaro, che si sta svolgendo in videoconferenza, ossia con Genovese collegato da San Vittore e i magistrati negli uffici del Palazzo di Giustizia milanese. Il giudice, invece, aveva respinto la richiesta d'arresto dei pm per altri 7 episodi: un presunto tentato abuso sempre nei confronti della 23enne e 6 casi di presunte violenze ai danni di altre due giovani che nelle scorse settimane avevano parlato sui media rinunciando all'anonimato.

Per il caso di Ibiza, di cui la giovane aveva già parlato a verbale prima che Genovese fosse arrestato per il presunto stupro della 18enne, a carico dell'ex 'mago” delle start up digitali ci sono una serie di testimonianze di ospiti a 'Villa Lolità che avrebbero visto uscire la ragazza dalla stanza in condizioni fisiche e psichiche «molto critiche». Sarebbe stata resa incosciente e avrebbe subito abusi anche dalla fidanzata di Genovese, indagata per la presunta violenza e che nelle indagini ha negato le accuse. Genovese, a seguito del primo arresto, si era difeso spiegando che la dipendenza dalla cocaina gli fa perdere il confine tra legalità e illegalità e parlando pure di un accordo con la 18enne per un pagamento per quella notte.

Giletti: “Hanno tentato di vendermi immagini dello stupro”

Intanto il giornalista e conduttore Massimo Giletti ha anticipato questa mattina, in diretta su RTL 102.5 all'interno di NON STOP NEWS, una notizia che poi approfondirà in serata nel corso della sua trasmissione Non è l’Arena. «Ci siamo recati presso un ufficio di un commissariato di Roma e abbiamo fatto una denuncia perché qualcuno ha tentato di venderci le immagini dello stupro della giovane modella milanese stuprata da Alberto Genovese, noi ovviamente non abbiamo fatto nessuna trattativa, ma io ho deciso in autonomia di andare a denunciare per capire chi si nasconde dietro a questa cosa che io trovo ignobile e indegna, di dire che la ragazza era consenziente, stanno succedendo cose anomale al limite della giustizia». 

martedì 23 febbraio 2021

Mamma accende la lavatrice senza accorgersi del figlio all'interno: bimbo trovato morto a fine lavaggio

La mamma non si è accorta che il figlio si era nascosto nella lavatrice e lo trova morto dopo il lavaggio. Il bambino è stato subito portato in ospedale ma purtroppo i medici non hanno potuto fare niente per lui. Il piccolo è stato estratto dall'elettrodomestico con apertura frontale dalla stessa madre che credeva di prendere solo il bucato.

Il terribile incidente è accaduto in un sobborgo di Hoon Hay, a Christchurch, in Nuova Zelanda. Sebbene siano stati immediati i soccorsi il bimbo aveva riportato lesioni troppo gravi e non è riuscito a sopravvivere. Sul luogo dell'incidente è intervenuta la polizia che sta portando avanti le indagini che cercheranno di fare maggiore chiarezza sull'accaduto, ma la morte del bambino non viene trattata come sospetta come riporta anche la stampa locale.

Non è il primo caso di simili incidenti Secondo la Consumer Product Safety Commission, ci sono stati almeno tre decessi correlati alle lavatrici di bambini di età pari o inferiore a cinque anni dal 2014 nel Paese. Sono poi oltre 3 mila gli incidenti legati agli elettrodomestici, per questo si raccomanda la massima attenzione.

domenica 14 febbraio 2021

Regina Elisabetta, il gesto choc verso i sudditi: «Ha nascosto la sua ricchezza. Ecco a quanto ammonta il suo patrimonio...»

Su Leggo.it le ultime novità. Regina Elisabetta, il gesto choc verso i sudditi: «Ha nascosto la sua ricchezza. Ecco a quanto ammonta il suo patrimonio...». Secondo un'inchiesta pubblicata dal Guardian, la sovrana avrebbe fatto pressioni sul governo per modificare una bozza di legge del 1973. Obiettivo? Nascondere la reale entità del suo patrimonio. Il tema della fortuna privata è da sempre considerato dalla royal family «imbarazzante» nei confronti dei sudditi. Per questo sua maestà sarebbe corsa ai ripari.

I giornalisti David Pegg e Rob Evans avrebbero scoperto negli Archivi nazionali alcuni atti scottanti. Secondo i documenti, l’avvocato privato della regina Matthew Farrer avrebbe esercitato delle pressioni sui ministri per modificare una proposta di legge sulla trasparenza delle partecipazioni societarie.

Come riporta il Guardian, dopo quell’intervento, il governo avrebbe inserito una clausola che esentava dalle nuove misure di trasparenza le società utilizzate dai «capi di Stato». «L’accordo - si legge sul Guardian - fu utilizzato per creare una società di comodo, nascondendo beni e  investimenti privati della regina almeno sino al 2011».

In effetti, la reale entità del patrimonio di Elisabetta non è mai stata resa nota, ma sarebbe stimata nell’ordine di centinaia di milioni di sterline. Il presunto accordo scoperto dal Guardian risalirebbe agli anni 70.

venerdì 12 febbraio 2021

Finisce il gel per capelli e usa la colla Gorilla, ora dovrà operarsi e chiede soldi per pagare il chirurgo

Aveva finito il gel e così ha provato a sistemarsi i capelli spruzzando una colla spray sulla testa. Il risultato? L'unico possibile: capelli incollati sul cuoio capelluto e ora è necessario un intervento chirurgico. E la cosa ancora più incredibile è che c'è chi ha risposto alla sua richiesta di inviarle denaro per pagare questa operazione legata a una leggerezza senza uguali.

A raccontare questa disavventura - nella speranza che nessuno la imiti - è la stessa protagonista, Tessica Brown, sui social network. Al pronto soccorso di Chalmette, in Louisiana, hanno tentato di aiutarla, ma senza alcun successo. "Ho avuto una pessima idea", commenta nel video su Instagram mentre si tocca i capelli. "Ho lavato i miei capelli per 15 volte e non si sono mossi", prosegue. 

La società che produce la colla spray si è fatta sentire attraverso i social network. Su Twitter la Gorilla Glue company spiega di essere dispiaciuta per l'incidente. "Questo prodotto non è indicato per l'uso nei e sui capelli visto che è considerato permanente" e sottolineano come sull'etichetta appaia la scritta "non ingoiare, non mettere negli occhi, sulla pelle o sui capi d'abbigliamento".

Un'amica di Tessica ha cercato di sistemarle i capelli tagliandole la coda e, con un po' di solvente, le ha tolto un po' della colla. Ma è intenzione della ragazza fare un intervento chirurgico. Per ora ha avviato una campagna di fundraising e ha raccolto poco più di 21.500 dollari.

giovedì 11 febbraio 2021

TikTok, suicidio a 18 anni dopo il post: «Questo è il mio ultimo video, vi sto dando fastidio»

Dice nell'ultimo filmato di TikTok che non darà più fastidio e si toglie la vita. Dazhariaa Quint Noyes, una TikToker americana nota come Dee sul social, si è suicidata a 18 anni poco dopo aver postato il suo ultimo video. Nel filmato fa una specie di saluto ai suoi followers ai quali dice che toglierà per sempre il disturbo.

Dazhariaa Quint Noyes che abitava a Baton Rouge, in Louisiana, aveva postato il suo ultimo video nella giornata di lunedì 8 febbraio 2021. Aveva detto che avrebbe smesso di dare fastidio, poi aveva messo il contenuto in rete. L'ultimo della sua vita. Poco dopo quel filmato infatti la 18enne si è suicidata come confermato dalla famiglia sempre atraverso i social. A dare la notizia è stato il padre della ragazza che su Facebook ha condiviso una foto della 18enne ringraziando tutti per l'affetto e il sostegno dimostrato.

«Vorrei solo che mi avesse parlato dei suoi problemi e della pressione che sentiva addosso», ha scritto il padre nella foto e poi ha concluso: «Purtroppo non è più con noi ed è andata in un posto migliore». Tantissimi sono stati i messaggi dei suoi followers proprio sotto il suo ultimo post.

martedì 9 febbraio 2021

Povia in lutto, morto il padre: «Sei stato grande... Sono sempre il tuo bimbo»

Il padre di Povia è morto e lui gli dà l’ultimo saluto sul socia. Da Instagram il cantante Povia ha dato il triste annuncio della morte del padre: “Sei stato un grande… Sono sempre il tuo bimbo con le dita in bocca che tenevi stretto”.

POVIA E IL POST SOCIAL PER LA MORTE DEL PADRE

Povia sul social ha condiviso un post con una sua  foto da piccolo, al mare in compagnia del padre, accompagnato da una tenere didascalia: “Ciao papà...Sei stato grande… Mi hai insegnato ironia schiettezza e voglia di fare”.

Povia ha vinto il Festival di Sanremo nel 2006 con il brano “Vorrei avere il becco”: “Quando ho vinto Sanremo – ha continuato su Instagram - mi hanno chiesto: “chi è il tuo mito?” ho detto: “mio padre”. Non ti dico “riposa in pace” perchè dicevi che nella vita eterna non ci si riposa, si vive nella gioia e nella luce, eri troppo avanti. Sono sempre il tuo bimbo con le dita in bocca che tenevi stretto. Eri un uomo tanto buono... buon paradiso Papà”.

Numerosi i commenti al post, con le condoglianze da parte dei follower e degli amici dell’artista.

Roma, festa in un ristorante come nulla fosse: si canta e si balla senza mascherine

Musica cubana e si balla. Al chiuso, senza mascherine in quella che potrebbe sembrare una normale domenica di febbraio. Siamo nel cuore di Roma, nel quartiere Salario tra via di Nomentana e viale Regina Margherita. Una vera e propria festa all'interno di un ristorante, in pieno pomeriggio evitando così i rischi di slittare oltre il coprifuoco. La pandemia? Un ricordo, o semplicemente qualcosa che non spaventa, o che non preoccupa più. La regione Lazio è tornata gialla e forse per molti questo rappresenta un via libera al ritorno alla normalità. Ma se uscire a fare una passeggiata o anche pranzare al ristorante è assolutamente consentito - sempre nel rispetto delle regole base - questo è esattamente ciò che non dovrebbe mai accadere. 

Il teatro della festa è in un ristorante, in via Cagliari. Il tema è Cuba. Gli ospiti sono "speciali": due cantanti invitati per intrattenere gli ospiti. Una festa clandestina? All'apparenza potrebbe sembrarlo. Ma la realtà è ancora più avvincente (e surreale): è tutto sui social con tanto di annuncio, locandina e video durante le danze. Il cantante è al centro dell'attenzione intonando la sua musica col microfono, ovviamente "smascherato". Intorno a lui si balla, si ride, si scherza e si filma tutto. Mascherine e distanziamento per gli ospiti? Per carità, nulla di tutto questo. 

A Roma il bilancio delle attività di sorveglianza del weekend dei carabinieri è di 40 multati ed un arrestato, quello della polizia locale è di oltre 60 persone sanzionate per assembramenti, consumo irregolare di alcolici su strada o per il mancato uso della mascherina. Interrotta anche una festa clandestina in un 'B&B' nel quartiere Prati: quindici i giovani presenti, di seimila euro la sanzione complessiva. La sindaca Virginia Raggi ha spiegato che sono stati potenziati i controlli ed ha esortato a mantenere il distanziamento ed a indossare la mascherina. 

lunedì 8 febbraio 2021

Palermo, cantante neomelodica uccisa dal marito. L'ultimo post di Piera su Fb: «Vuoi dei fiori a San Valentino? Muori il 13»

Prima notte in cella per Salvatore Baglione, l'uomo di 37 anni che ha confessato di avere ucciso la moglie, Piera Napoli, una cantante neomelodica di 32 anni e madre di tre figli piccoli. La donna è stata trovata ieri nel bagno dell'appartamento, al piano terra di un complesso di case in un piccolo residence in via Vanvitelli, a Cruillas, in un lago di sangue con diverse ferite di arma da taglio. L'uomo ieri è stato fermato con un provvedimento della Procura per omicidio volontario aggravati da crudeltà e futili motivi.

La vittima prima di morire aveva scritto sul proprio profilo Facebook la frase: «Vuoi che ti regalino dei fiori il 14 (San Valentino) muori il 13». Mentre alcune ore fa il marito Salvatore Baglione di 37 anni, ha pubblicato un post del profilo «Dna criminale». Sullo sfondo di una foto di Robert De Niro, c'è scritto «Il rispetto gran bella cosa, peccato che non tutti ne conoscano il significato». Secondo quanto raccontano i vicini di casa la donna un mese fa aveva chiamato la Polizia dopo l'ennesima aggressione da parte del marito ma poi non aveva presentato la denuncia.

Ylenia e Martina allo scoperto, le accuse a Genovese: «Gridavo e lui rideva. Godeva nel vedermi piangere»

«Io gridavo e lui rideva. Godeva nel vedermi piangere». Ylenia Demeo 20 anni, modella barese, insieme all'amica 22enne milanese Martina Facchini, a "Non è l'Arena" di Massimo Gilleti su La7 e al magazine online “Mow”, ha raccontato cosa è successo nella casa di Alberto Genovese, l'imprenditore milanese arrestato lo scorso novembre per violenza sessuale.

A volto scoperto le due ragazze hanno ricostruito quei terribi momenti vissuti nel lussoso attico nel pieno centro di Milano. Queste le parole di Ylenia: «Alberto Genovese – spiega la ragazza– un mostro lo diventava. Di base era bravissimo, buffo, intelligente, ti prendeva con la testa ma poi si trasformava quando non dormiva due, tre giorni, strafatto di cocaina. Si incupiva e delirava». «A ottobre – aggiunge – poco prima che succedesse il casino che poi ha scatenato tutto il caso, io subisco la vicenda che ricordo».

«Ho solo dei flash, ma sono dei flash più lunghi – prosegue – ricordo il dolore che provavo e adesso che ne riparlo è come se lo risentissi». Da lui, dicono le due ragazze, non hanno mai preso soldi. «Davo retta a lui che mi diceva che la donna non deve andare all’università e non deve lavorare», spiega Ylenia. Poi parla Martina: «Anche con me faceva certi discorsi, che la donna è stupida e anche se è intelligente non si deve applicare e non deve lavorare. Mi faceva: «Tu a 24 anni ti trovi uno che ti mantiene, a 27 fai una famiglia, così hai il futuro garantito, perché una donna a 27 anni è da buttare».

mercoledì 3 febbraio 2021

In ritardo con l'affitto, ragazza di 21 anni pestata a manganellate dal proprietario di casa

Era in ritardo con il pagamento dell'affitto e per questo motivo il proprietario di casa ha pensato bene di sequestrarla e picchiarla, a calci e pugni ma anche con un manganello. È l'agghiacciante vicenda avvenuta lo scorso week-end in una palazzina della provincia di Latina.

In ritardo con l'affitto, 21enne pestata dal proprietario di casa

La vittima è una ragazza di 21 anni, che non aveva pagato alcune rate dell'affitto al proprietario di casa. L'uomo, un 66enne, con la complicità della moglie, una 61enne, ha sequestrato la giovane entrando nell'appartamento mentre stava dormendo, e cogliendola completamente di sorpresa. La proprietaria di casa aveva preso il cellulare della ragazza, mentre il marito l'ha presa per i capelli e trascinata fuori dall'appartamento. Qui è iniziato il pestaggio, con calci e pugni ma anche con un manganello.

Pestata dal proprietario di casa, salvata dai vicini

Le urla della giovane hanno allertato gli altri condomini, che hanno subito chiamato la polizia. Gli agenti, una volta arrivati nella palazzina, hanno trovato la coppia chiusa a chiave nel loro appartamento, con il 66enne che ha anche tentato di resistere all'arresto. Il manganello è stato sequestrato e i due proprietari di casi sono stati condotti nel commissariato di Latina: ora si trovano in carcere e sono accusati di rapina, violazione di domicilio, minacce e lesioni personali.

Draghi, Giancarlo Magalli pubblica le foto di quando erano compagni di classe: «Proveranno a fargli lo sgambetto»

«Il mio timore è che i politici di mestiere gli remeranno tutti contro affinché non si noti troppo che è più bravo di loro». Così all'Adnkronos Giancarlo Magalli parlando dell'ex compagno di classe Mario Draghi, nuovo presidente del Consiglio incaricato. 

«Draghi era intelligente, simpatico e una persona molto corretta: non era uno di quelli che faceva la spia al professore - dice Magalli scoppiando in una risata - Insomma, era una persona estremamente piacevole. Da ragazzino era come adesso, con la sua riga, pettinato come adesso e sempre con quel sorriso che era il suo biglietto da visita. Il mio timore è che i politici si accorgano che è più bravo di loro». 

«Da quando si è saputo dell’incarico a Mario Draghi sono letteralmente sommerso da telefonate di giornalisti che mi chiedono commenti e foto d’epoca. Non ho accontentato nessuno di loro, ma voglio far sorridere voi e vi allego due foto, una mia ed una di Mario, all’epoca della scuola e l’annuario con l’elenco dei componenti la classe. Detto ciò faccio a Mario gli auguri più affettuosi, pur consapevole che proveranno tutti a fargli lo sgambetto. Poveri noi».

martedì 2 febbraio 2021

Chucky, la bambola assassina attacca in metro i passeggeri senza mascherina

La celebre bambola assassina, Chucky, contro i passeggeri che prendono la metro e non indossano la mascherina (o la indossano in maniera sbagliata). Accade anche questo a New York, dove alcuni pendolari hanno assistito ad una sorta di esperimento sociale.

Chucky, la bambola assassina contro il coronavirus

Si tratta di una trovata di due attori che hanno seminato il panico sulla metro di New York. Miguel, attore affetto da nanismo, si è infatti mascherato da Chucky la bambola assassina e ha improvvisato più volte una scena un po' horror insieme alla collega Sara Stone. La ragazza, che per qualche istante indossa la mascherina abbassata sul mento, diventa la vittima designata di Chucky, che decide di attaccarla in più modi. Ne nasce una (falsa) colluttazione, che finisce per coinvolgere anche alcuni passeggeri. Un modo decisamente scoppiettante di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'utilizzo corretto delle mascherine in luoghi chiusi e affollati come i mezzi di trasporto.

Chucky, bambola assassina e soprannome di Hirving Lozano

Chucky è uno dei personaggi horror più celebri al mondo, protagonista del film La bambola assassina, diretto nel 1988 da Tom Holland. I tifosi del Napoli, però, sanno molto bene che Chucky è anche il soprannome di Hirving Lozano. Il motivo è molto semplice: molti tifosi dell'attaccante messicano, sin dai primi anni di carriera, avevano presto notato una discreta somiglianza tra il calciatore e la bambola assassina. Un soprannome che poi lo ha accompagnato anche nell'approdo in Europa, prima al PSV Eindhoven e poi al Napoli.

mercoledì 27 gennaio 2021

Roberta Siragusa, in una foto spunta un ematoma. La mamma: «Ho davvero nutrito l'assassino di mia figlia?»

«Pietro Morreale era eccessivamente morboso con Roberta Siragusa». A dirlo sono gli amici della ragazza trovata morta in un burrone a Caccamo. Il fidanzato 19enne ha aiutato a trovare il corpo, ma non ha confessato. E tra gli atti dell'inchiesta c'è anche una foto acquisita da WhatsApp che mostra un ematoma al viso della ragazza. Intanto, la mamma della 17enne, consapevole di aver accolto in casa il possibile assassino di sua figlia, non se ne capacita: «Era sempre a casa nostra».


 ROBERTA SIRAGUSA, LA FOTO DEL LIVIDO

Da una foto su Whatsapp, finita negli atti delle indagini, è emerso un livido che potrebbe svelare qualcosa in più sul rapporto tra Roberta e il fidanzato, fermato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. I fatti risalirebbero al giugno scorso e secondo gli amici interrogati dalle forze dell'ordine sarebbe stato provocato da Morreale. «Provava un sentimento morboso nei confronti della vittima», si legge nel provvedimento che ha portato al fermo. In base alle testimonianze raccolte, ci sarebbero stati diversi episodi di violenza fisica e anche minacce nei confronti della ragazza.

ROBERTA SIRAGUSA, IL DOLORE DELLA FAMIGLIA

«Pietro stava sempre con noi. Da un anno e mezzo, uno di famiglia», ha dichiarato al Corriere della Sera Iana, la madre di Roberta Siragusa. «Era spesso qui a tavola. Lo conoscevamo bene. E in paese ci conosciamo tutti, come ripeto all’avvocato, anche lui di Caccamo, chiedendogli se davvero abbiamo nutrito l’assassino della nostra bambina...Tra loro “liti fisiologiche", cose compatibili per due ragazzi che dopo un quarto d’ora fanno pace e passa tutto. Chi avrebbe mai potuto pensare...»

ROBERTA SIRAGUSA, PARLA LA MAMMA DI PIETRO

Questa storia ha distrutto due famiglie. È intervenuta anche la mamma di Pietro: «Si sono fermate anche le nostre vite. Come mamma vorrei abbracciare Iana che conosco bene. Lo so che è difficile. Ma, se potessi, vorrei confortarla e prendermi tutto il suo dolore. Abbiamo il cuore spaccato. Cos’è successo a questi due ragazzi che stavano sempre insieme?».

martedì 26 gennaio 2021

Ricciardi: «Serve un lockdown vero di un mese, come a marzo»

Serve un altro lockdown come marzo? «Sì. Un lockdown vero di tre o quattro settimane poi riprendere a tracciare e testare, solo cosi potremo recuperare una normalità che a noi manca». Lo ha detto a Radio Popolare il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Speranza.

Secondo Ricciardi, ha spiegato, non «basteranno le zone arancioni». Bastano, ha aggiunto, «per cercare di tenere l'epidemia in una situazione stabile ma non per farla diminuire. Se insistiamo con questo atteggiamento di dilazione e di esitazione e non siamo pronti a testare e tracciare sarà un lungo stillicidio di mesi sia dal punto di vista sanitario che economico e psicologico. È una evidenza scientifica chiara, dispiace che i governi europei non lo capiscano». Compreso quello italiano? «Tutti i governi non capiscono una evidenza scientifica», ha risposto.

«La campagna di vaccinazione degli over 80 in Italia non inizierà prima della fine di febbraio o della prima settimana di marzo». Ha aggiunto Walter Ricciardi. «Tra fine febbraio e marzo potranno essere vaccinati gli over 80, dopo il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa», ha spiegato nel corso dell'intervista precisando che la nuova scadenza è tra fine febbraio e prima settimana di marzo. 

«La variante inglese è presente ma non sappiamo quanto e dove, non sequenziamo abbastanza. Prenderà il posto della attuale, non è questione di giorni ma di settimane o mesi. La guerra lunga, se non la si combatte con armi appropriate si resta indietro», conclude Ricciardi. 

lunedì 25 gennaio 2021

Sesso in strada a Teramo, passanti scoprono tutto per i gemiti: amanti multati per le norme anti covid

Fanno sesso in strada, incuranti dei residenti della zona: denunciata una coppia di amanti focosi a Corropoli in Abruzzo. 

L’episodio si è verificato qualche settimana fa e ha visto protagonisti un 35enne e una 26enne, residenti in Val Vibrata, in provincia di Teramo, che, di passaggio per il centro di Corropoli, hanno parcheggiato la loro auto e, dopo le iniziali effusioni, sono scesi dal veicolo e hanno fatto sesso, un rapporto completo tra lo stupore di alcuni residenti richiamati dai gemiti della coppia. A nulla sono valse le urla delle persone che hanno assistito allibiti alla scena di sesso in strada.

Sul posto sono arrivati i carabinieri che avrebbero inviato gli amanti focosi a ricomporsi. La coppia è stata multata, come riporta Il Messaggero, anche per la violazione delle norme anti covid.

Roberta, 17 anni, uccisa e trovata nel burrone a Palermo. Il fidanzato fermato per omicidio volontario

Ragazza di 17 anni uccisa e trovata in un burrone. È andato avanti per tutta la notte e si è concluso solo all'alba l'interrogatorio di Pietro Morreale, il 19enne che ieri mattina, dopo essersi presentato ai carabinieri di Caccamo, ha fatto trovare in un burrone il corpo parzialmente bruciato della fidanzata Roberta Siragusa, di 17 anni.

La Procura di Termini Imerese (Palermo), come apprende l'Adnkronos, ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di Pietro Morreale, il ragazzo di 19 anni che ieri ha fatto ritrovare il cadavere della sua fidanzata, Roberta Siragusa di 17 anni. Il giovane è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Le manette sono scattate nella caserma dei carabinieri di Termini Imerese (Palermo) dove il ragazzo si è presentato ieri mattina. Durante l'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Termini Imerese Giacoma Barbara, che coordina l'inchiesta, l'indiziato avrebbe continuato a negare di essere il responsabile della morte della fidanzata. Ieri sera l'avvocato Giuseppe Di Cesare, che assiste Morreale, aveva detto: «Il mio assistito non ha confessato nè al Pm nè ai carabinieri».

Lutto cittadino a Caccamo, nel Palermitano, dove ieri in un burrone nella zona di Monte San Calogero è stato trovato il corpo senza vita della 17enne, Roberta Siragusa. A condurre i carabinieri, che indagano sulla vicenda, sul posto è stato fidanzato diciannovenne, ascoltato per tutta la notte dagli investigatori. Ieri mattina il giovane si è presentato in caserma insieme al suo avvocato. «Non ha fatto alcuna confessione», ha detto in serata il legale. Per tutto il giorno gli investigatori dell'Arma hanno ascoltato diversi testimoni per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza, che con il fidanzato avrebbe trascorso la serata insieme ad alcuni amici in una villetta. Intorno a mezzanotte la coppia sarebbe andata via, ma Roberta non ha mai fatto rientro a casa. Poi il macabro ritrovamento del suo corpo semi carbonizzato nel burrone. «Non ci sono parole per commentare quanto accaduto, che ha scosso e sconvolto le coscienze dell'intera cittadinanza - dice il sindaco Nicasio Di Cola -. Conosco entrambe le famiglie e mai e poi mai avrei potuto immaginare questa immane tragedia che lascerà per sempre il segno nella nostra comunità. Sono stato a casa della famiglia della giovane ragazza, ci siamo abbracciati con il cuore e con gli occhi. Non aggiungo altro. Sono distrutto».

sabato 23 gennaio 2021

Italiana violentata e uccisa a Santo Domingo, il corpo di Claudia Lepore trovato chiuso in un frigorifero. Il messaggio: «Pagami 200mila pesos»

Una donna modenese di 59 anni, originaria di Carpi, è stata violentata e uccisa a Santo Domingo e un uomo è stato arrestato. Il corpo della donna, Claudia Lepore, è stato rinvenuto l'altro ieri all'interno di un frigorifero dove si trovava da almeno tre giorni. L'apertura del frigorifero era bloccata da una scala: non è escluso che la donna sia morta assiderata all'interno.  La vittima era legata ed imbavagliata. A riportare la notizia dell'omicidio è il Resto del Carlino di Modena.


Il bed and breakfast

Claudia Lepore viveva a Santo Domingo da una decina d'anni. In passato aveva gestito a Carpi il bar 'Bel Ami' e una volta deciso di cambiare vita, aveva avviato con l'amica modenese Ilaria Benati il bed&breakfast 'Villa Corazon' in località Punta Cana. La 59enne aveva poi lasciato il B&B per cercare di avviare un'altra attività da sola. A quanto risulta, la Lepore aveva trascorso gran parte del 2019 a Carpi ed era tornata sull'isola a gennaio 2020 per sistemare gli ultimi affari prima di tornare definitivamente in Italia.

Il movente economico

Secondo le indagini, come riferito da stampa locale, il movente sarebbe di tipo economico e per l'omicidio è stato già arrestato un uomo dominicano, Antonio Lantigua detto "El Chino", reo confesso e autore materiale dell'omicidio. A incastrarlo e indurlo alla confessione un messaggio inviato su Whatsapp: «Pagami i 200mila pesos (equivalente a poco meno di tremila euro)... che ho già fatto... se non mi paghi ti succederà la stessa cosa, ti ammazzo». Gli inquirenti stanno ora rintracciando il destinatario del messaggio, che potrebbe essere la stessa Ilaria Benati al momento dichiaratasi innocente. L'ipotesi è che Lantigua sia stato assunto dalla donna e dal suo socio Jacopo Capasso, entrambi di nazionalità italiana, per commettere l'omicidio.

lunedì 18 gennaio 2021

Tiziana Cantone, «sulla pashmina il Dna di due uomini». Violato l'account Facebook della mamma

Si complica ancora il giallo di Tiziana Cantone, la giovane di 31 anni trovata morta il 13 settembre 2016 dopo che alcuni video privati a luci rosse erano finiti su internet a sua insaputa. Sulla sua pashmina, che la ragazza avrebbe usato per impiccarsi, sono infatti stati trovate tracce di Dna maschile di due uomini diversi: è stato il genetista nominato dallo staff di difesa di Teresa Giglio, madre di Tiziana, a trovare le tracce sul foulard.

Nel fine settimana il laboratorio ha separato le tracce maschili trovate scoprendo che sarebbero diverse, quindi di due uomini; l'esito è stato trasmesso alla Procura di Napoli Nord (sostituito Giovanni Corona). La pashmina è stata dissequestrata a novembre su richiesta del difensore della Giglio Salvatore Pettirossi e del team di studi legali con sede a Chicago - l'Emme-Team - di cui da parte lo stesso Pettirossi, che da oltre un anno assistono la Giglio nella sua battaglia per conoscere la verità sulla morte di Tiziana.

L'inchiesta riaperta

Per ora le indagini difensive hanno portato all'apertura, da parte della Procura di Napoli Nord, di un'inchiesta per frode processuale in relazione alla cancellazione di tutti i dati contenuti nell'iphone e nell'ipad di Tiziana mentre gli apparecchi erano in custodia della Polizia giudiziaria (i carabinieri) per gli accertamenti successivi alla morte. Ma la Giglio spera che la Procura di Napoli Nord apra un'indagine anche per omicidio, e ciò che emerso dall'analisi della pashmina ritrovata attorno al collo di Tiziana dopo la morte, lascia qualche prospettiva.

Intanto ieri sera, proprio la Giglio ha subito un'intrusione informatica sul proprio account Facebook, ma l'Emme-Team ha scoperto che l'intrusione sarebbe avvenuta da un server professionale con l'uso del sistema operativo Linux, riuscendo anche ad identificare il responsabile, ovvero la posizione Gps, il suo dispositivo e il suo indirizzo Ip: tutto è stato consegnato alla Procura. 

domenica 17 gennaio 2021

Carla Fracci rivela a Verissimo: «Ho avuto solo un figlio, ma è stato un errore...». Silvia Toffanin commossa

Carla Fracci a Verissimo: «Ho avuto solo un figlio, ma è stato un errore». Silvia Toffanin commossa. Oggi, la ballerina - considerata tra le migliori étoile del 900 - è stata ospite nel salotto di Canale 5 e ha rivelato un aspetto inedito della sua vita privata.

«Mio marito Beppe - ha raccontato - l'ho conosciuto alla Scala. Era l'assistente di Luchino Visconti, ma era già fidanzato. Quando feci Giulietta, portò tutti gli amici a vedere lo spettacolo. Dopo nove anni ci siamo sposati. Poi sono diventata mamma di Francesco, che ora ha due figli che adoro». 

Poi la confessione personale: «Avrei voluto altri figli, ma mio marito no perché avrei fatto torto al figlio che rimaneva a casa. È stato un errore. Gli affetti sono la cosa principale. L'imitazione di Virginia Raffaele? Mi piace molto, è una ragazza sincera e spontanea. L'ho vissuta come un omaggio». Poi l'appello finale: «Bisogna aiutare il balletto». 

Elisa morta a 6 anni di leucemia. Il padre: «Usano le foto della mia bimba per finte raccolte fondi»

«Stanno cercando di fruttare l’immagine della mia piccola Elisa, purtroppo deceduta da nove mesi causa leucemia, per trarne profitti illeciti. Vi chiedo la massima condivisione per cercare di fermare questo scempio». 

Sono le parole di Fabio Pardini, padre della piccola Elisa, la bimba di Pordenone morta a meno di sei anni nove mesi fa. Alcune ore fa, infatti, l'immagine della bimba è comparsa in un gruppo su internet con allegata una richiesta di fondi per aiutarla a sconfiggere la malattia.

Purtroppo però la piccola ha già perso la sua battaglia contro la leucemia, e per questo il padre Fabio ha deciso di rivolgersi alle autorità e sporgere denuncia. 

sabato 16 gennaio 2021

Scialpi chiede aiuto: «Sono in condizioni di estrema indigenza, farei anche il cameriere»

Shalpy è in difficoltà economiche e chiede aiuto. Il cantautore, 58 anni, in un'intervista a Rolling Stone racconta di star attraversando un momento molto difficile, di aver investito tutti i suoi risparmi nell'incisione di un nuovo brano ("Let it snow") e di avere bisogno di assistenza: «In questo momento mi trovo in una situazione di estrema indigenza, come il 90% della gente che fa questo mestiere.

Faccio parte di una fetta di persone che non sono calcolate né dallo Stato, né dall’immaginario collettivo». Shalpy, al secolo Giovanni Scialpi, lancia così un appello: «Sarei anche disposto a fare il cameriere o qualsiasi altra cosa mi venisse proposta. Io sono molte cose, posso affrontare tanti ambiti lavorativi. Farei qualsiasi cosa mi dia la possibilità di essere me stesso. Non sono una cattiva persona e vorrei aiutare il prossimo come fa un prete in chiesa o un professore a scuola».

Shalpy racconta le difficoltà dell'ultimo periodo: «Si ha l’idea che l’artista campi d’aria. Non si capisce la concretezza e l’imprenditoria che sta dietro al sistema. Sento la necessità, alla mia età, di sistemarmi, nel senso di rilassarmi». E assicura di essere una persona «affidabile», nonostante qualche colpo di testa in passato: «Quando si è un po’ fuori dal sistema e si manifesta un po’ di rabbia è facile dire che uno è matto, invece conduco una vita lineare. Anzi, sono anche a dieta perché, oltre ad avere la sindrome di immunodeficienza tiroidea sono pure celiaco, per cui non bevo, non mi drogo, sono dritto. Esterno solo le mie emozioni. Faccio mea culpa, ho un carattere un po’ irruento, ma non sono un despota, sono una persona normale».

venerdì 15 gennaio 2021

Gianna Nannini, «poliziotti come maiali» nell'ultimo video: l'ira dei sindacati. La risposta della cantante

Dopo le polemiche di ieri legate al nuovo video di Gianna Nannini legato al singolo 'L'aria sta finendo', arriva la risposta della cantante toscana. I sindacati di polizia avevano infatti attaccato la Nannini, accusandola di istigare odio per alcune delle immagini contenute nel videoclip: «Non posso credere che una canzone d'amore come "L'aria sta finendo" scateni tutto questo odio. La musica ha i suoi messaggi e così i video che li rappresentano. L'"Arte" è uno stato indipendente», le sue parole in una nota ufficiale.

«Nessuno di noi, e me per prima sia chiaro, vuole offendere la polizia e chi rischia ogni giorno la propria vita, ma nemmeno vogliamo che un altro essere umano abusi del proprio potere. Purtroppo siamo tutti a conoscenza di tragici episodi in cui è capitato, vedi il caso di George Floyd negli USA. È per questo che nel video alcune istituzioni vengono raffigurate, per esempio, con volti di maiali e non di persone: proprio per evidenziare forme di potere degenerate e non umane. Love and peace sempre. Gianna».

Alla Nannini erano arrivate critiche sia dai sindacati Coisp, Es e Fsp, sia dal deputato Zangrillo e dal Senatore Gasparri, entrambi di Forza Italia. "L'aria sta finendo" è il nuovo singolo in radio di Gianna Nannini, estratto dal suo ultimo album di inediti «La differenza» e parla della necessità di cambiare le nostre abitudini di vita prima che 'l'aria finisca'. Il videoclip del brano, in animazione rotoscopica, è scritto e diretto da Luca Lumaca. Punta il dito sulla nostra società che da tempo ha perso l'armonia: una parte del mondo spreca le risorse, è resa insensibile da una cultura dello scarto e prevarica i più deboli costruendo muri mentali e fisici. 

Coisp: istiga all'odio sociale

Per il sindacato di polizia Coisp invece alcune immagini «sono inaccettabili, ingiuriose e istigano all'odio sociale», dice il segretario Domenico Pianese sottolineando che nel video di animazione degli agenti di polizia sono rappresentati «con il viso da suino» e «commettono azioni violente». Così facendo, aggiunge il sindacato, «non solo si getta discredito sulla divisa e su chi la indossa, ma si discreditano anche le istituzioni democratiche che le forze dell'ordine rappresentano e difendono ogni giorno».

Secondo il sindacato, nel videoclip sembra «che la cantante abbia voluto stigmatizzare l'operato degli agenti durante i disordini degli ultimi mesi legati alla pandemia». Ma descrivere gli agenti «come dei maiali non fa altro che alimentare l'odio verso chi negli ultimi mesi ha solo fatto il proprio dovere - aggiunge Pianese - evitando il propagarsi della linea di contagio». «Ideologia, qualunquismo e populismo - conclude - non sono il rimedio contro i mali del secolo, semmai ne sono la matrice». 

Urbino, Prof fa sesso durante la dad davanti agli studenti. Poi si scusa: «Non ci vedevamo da tanto»

Ha fatto sesso davanti alla webcam del suo computer, pensando di non essere ripreso, durante una lezione di didattica a distanza e sotto gli occhi dei suoi studenti, che hanno visto tutto. Accade a Urbino dove un docente dell’Accademia di Belle Arti è incappato in uno scivolone clamoroso: avrebbe fatto partire un video didattico per ‘tenere occupati’ gli studenti, e nel frattempo si sarebbe lasciato andare ad atti sessuali con un'altra persona.

La webcam ha però ripreso tutto quello che accadeva nella sua stanza e i ragazzi hanno visto tutto: il professore, racconta oggi Il Resto del Carlino, ha scritto una lettera di scuse e ha rassegnato le sue dimissioni, dopo che il caso - una vicenda avvenuta poco prima di Natale - era finito sulla scrivania del direttore dell’Accademia Luca Cesari, che ha reso nota la vicenda con una nota ufficiale in cui lo definisce «un professore ottimo, anche molto seguito, certamente rispettato dagli studenti».

«Quel che è accaduto durante la sua lezione - aggiunge però Cesari - rappresenta un episodio molto grave nell’ambito in cui ha avuto luogo. La reazione della direzione non poteva essere diversa da quella che è stata. Da un lato abbiamo subito incontrato gli studenti per ascoltare, al riguardo, i loro sentimenti molto combattuti, per nulla elaborati. Di seguito abbiamo convocato il professore il quale ha perfettamente compreso la posizione degli allievi e della istituzione, rassegnando spontaneamente e consapevolmente le dimissioni».

Le scuse del prof

Anche lo stesso professore si è scusato, spiegando che «tutto pensavo tranne che potessi essere visto in diretta. La persona che era con me non la vedevo da diversi mesi per colpa della pandemia. Una lontananza che pesava perché il nostro è un rapporto stabile. Sono mortificato perché una cosa di questo genere non mi era mai accaduta e mai più accadrà». «Convinto che i ragazzi fossero impegnati a seguire i filmati e la lezione, ci siamo lasciati andare. Ho ceduto. Vorrei essere giudicato sotto il profilo umano perché non sono un perverso e neanche un esibizionista». 

giovedì 14 gennaio 2021

Silvio Berlusconi in ospedale a Monaco, paura per l'ex premier. Zangrillo: «Ha problemi al cuore, ho imposto il ricovero»

Silvio Berlusconi è ricoverato in ospedale a Montecarlo. La notizia è stata data dall'agenzia ANSA, secondo cui l'ex premier è stato ricoverato al Centro cardio toracico di Monaco, un ospedale specializzato del Principato: Berlusconi si trovava a Valbonne, la località vicino a Nizza dove ha trascorso anche gran parte del lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus.

È stato Alberto Zangrillo, medico di fiducia di Berlusconi e primario di terapia intensiva all'ospedale San Raffaele, a decidere il suo ricovero a Monaco per «un problema cardiaco aritmologico». «Lunedì - ha spiegato il professore all'ANSA - sono andato d'urgenza dove risiede temporaneamente il presidente, nel Sud della Francia, per un aggravamento» e «ho imposto il ricovero ospedaliero a Monaco perché non ho ritenuto prudente non affrontare il trasporto in Italia». 

Slitta udienza del processo Ruby ter

Il ricovero in ospedale di Berlusconi ha portato anche al rinvio dell'udienza del processo Ruby ter a Siena, rinviato al prossimo 8 aprile: gli avvocati Federico Cecconi e Enrico Demartino, difensori del Cavaliere, hanno presentato richiesta di legittimo impedimento perchè il Cavaliere si sta sottoponendo ad accertamenti sul suo stato di salute in ospedale. La procura non si è opposta e il tribunale ha accolto la richiesta e disposto il rinvio del processo.

Sempre all'udienza odierna la difesa di Berlusconi ha depositato una sua dichiarazione spontanea scritta nella quale si dichiara innocente. L'ex premier a Siena, dove oggi era atteso per una deposizione spontanea, è imputato per corruzione in atti giudiziari. Secondo l'accusa avrebbe pagato il pianista senese di Arcore, Danilo Mariani, a sua volta imputato, per indurlo a falsa testimonianza sul caso Olgettine. Il pm Valentina Magnini ha chiesto per Berlusconi una condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione. 

lunedì 4 gennaio 2021

Edoardo Vianello in lacrime a Storie Italiane: «Mia figlia Susanna è morta all'improvviso. È una catastrofe»

Edoardo Vianello in lacrime a Storie Italiane: «Mia figlia Susanna è morta all'improvviso. È una catastrofe». Oggi, il cantate è stato ospite in collegamento nel programma di Eleonora Daniele e ha ricordato la figlia scomparsa improvvisamente a 50 anni per un tumore.

«Una catastrofe - dice - la sento sempre con me, aspetto sempre la sua telefonata. Ci vedevamo due volte a settimana per guardare la Roma insieme. La sua morte è coincisa con la pandemia (la notte tra il 6 e il 7 aprile, ndr), per questo faccio finta che sia colpa della pandemia. È l'unico modo per sopravvivere».

Conclude parlando del nipote: «Ha 23 anni, ci dà la forza di andare avanti». Commozione in studio.

sabato 2 gennaio 2021

Alessandra Casella, il marito morto a 54 anni. L'annuncio su Twitter: «Era l'amore della mia vita»

Un grave lutto ha colpito Alessandra Casella all'alba del secondo giorno del 2021: l'attrice, conduttrice e scrittrice ha annunciato con un tweet la morte del marito. 

«Un infarto a 54 anni. Era l'amore della mia vita. Il padre di mia figlia. Il mio migliore amico», queste le poche parole usate dalla Casella per dare la brutta notizia via Twitter, dove sono stati fin dal minuto successivo alla pubblicazione molti e calorosi i messaggi di quanti provano a starle vicino in questo momento così doloroso.

Alessandra Casella, che il pubblico ricorda in particolare per la conduzione della trasmissione A tutto volume, tra il 1992 e il 1994, l'esordio in Rai con La tv delle ragazze e la partecipazione a serie tv come Don Matteo, ha sempre tenuto il massimo riserbo sulla sua vita privata. 


venerdì 1 gennaio 2021

Federica Farinella, ritrovati i resti della modella scomparsa nel 2001: la conferma dall'esame del Dna

Appartengono a Federica Farinella, la 27enne scomparsa di casa nel 2001, i resti trovati lo scorso ottobre a Camerano Casasco (Asti), non distanti dalla casa di campagna di Chiusano da cui si era allontanata, dopo un pranzo con la famiglia, per non farvi più ritorno. Lo ha appurato l'esame del Dna. «Fine 2020, cuore spezzato. Ti abbraccio forte, più forte di sempre dolcissima bimba mia. Sono sicuro che sei felice tra gli angeli e che da lassù ci proteggerai», è l'addio alla ragazza da parte del padre Francesco riportato sulle pagine locali del quotidiano La Stampa.

Era il 2 settembre 2001, 19 anni fa, quando la giovane ha lasciato la rivista che stava leggendo in giardino per allontanarsi, senza documenti e senza soldi. La giovane aveva da poco rinunciato al sogno di sfondare nel mondo dello spettacolo, delusa dallo scandalo Vallettopoli e dalle accuse per alcuni volti noti di quel mondo di avere indotto alla prostituzione giovani aspiranti attrici. Aveva capito che quel mondo non faceva per lei ed era tornata a vivere con la famiglia a Rivoli, nel Torinese. Resta un mistero la sua scomparsa, su cui proseguono le indagini dei carabinieri, che mantengono al riguardo il massimo riserbo.