lunedì 30 novembre 2020

Maradona, calciatrice rifiuta il minuto di silenzio: «Era uno stupratore»

La calciatrice spagnola Paula Dapena ha deciso di sedersi a terra, con le spalle voltate verso la tribuna, rifiutandosi di partecipare al minuto di silenzio per la morte di Diego Armando Maradona.

Il gesto, forte, è stato ripreso dai cellulari dei pochi presenti durante la sfida tra Viajes Interrias FF e Deportivo Abanca. E la foto ha fatto immediatamente il giro del mondo. Qualche ora dopo, attraverso il portale libertadbajopalabra, è arrivata anche la motivazione del gesto, direttamente dalla Dapena: «Per le vittime non c'è stato un minuto di silenzio; quindi ovviamente non sono disposta a fare un minuto di silenzio per lui». La calciatrice 24enne ha poi detto: «Mi sono rifiutata di fare un minuto di silenzio per uno stupratore, un pedofilo e un molestatore. Per questo ho pensato di sedermi a terra e voltare le spalle: così ho fatto». 

Il gesto è stato fortemente criticato e ancora di più le parole della Dapena, soprattutto in un momento così toccante come quello che il mondo dello sport ha vissuto in queste ore per al scomparsa di Maradona. Nonostante fosse l'unica seduta a terra in campo, la calciatrice ha rivelato di aver avuto il supporto dell'allenatore avversario del Deportivo Abanca che, secondo la Delapena, si sarebbe addirittura congratulato con lei.

lunedì 23 novembre 2020

Domenica In, Matteo Bassetti piange per la mamma morta: «Mi aiuterà da lassù». Mara Venier lo consola

Matteo Bassetti ha perso la mamma una settimana fa. A Domenica In, nello spazio dedicato al Covid, Mara Venier gli ha fatto le condoglianze e l'infettivologo non è riuscito ha trattenere le lacrime. Un momento toccante in un periodo in cui, dice la conduttrice, si è tutti più vulnerabili. Mara Venier ha sottolineato la sua vicinanza perché sa cosa si prova dopo aver perso la propria mamma. Le sue parole di conforto hanno commosso Bassetti e il pubblico di Rai Uno.

«Mi ha fatto commuovere. Ora mamma e papà sono lassù e ci guardano, mi aiuteranno ad andare avanti come mi hanno insegnato per tutta la vita», ha detto in diretta il direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. «Con tutte le vecchiette che ha curato, ora avrà tantissime mamme che le staranno vicino», ha commentato la conduttrice. 

La madre del medico è scomparsa dopo l’aggravarsi delle quadro clinico generale nella notte tra sabato e domenica scorsi. «Ciao Mamma. Buon viaggio verso i nostri amati. Sei volata in cielo da pochissimo e già mi manchi tantissimo. Sei stata una mamma eccezionale. Buona, altruista, disponibile, profonda. Eri la campionessa del mondo di bontà. La famiglia per te era il luogo più forte e sicuro dove rifugiarsi. Da lassù con papà continua a proteggerci e a vigilare su di noi. Con infinito amore. Tuo sempre Matteo», ha scritto Bassetti poco dopo sui social.

martedì 10 novembre 2020

Infermiera arrestata per aver ucciso 8 bambini e progettato la morte di altri 9 neonati

Arrestata per aver ucciso 8 bambini e provato ad ammazzarne altri 9. Lucy Letby, 30 anni, infermiera del Chester Hospital è stata arrestata perché sospettata di aver ucciso 8 bambini nel corso dei suoi turni di lavoro e, secondo quanto emerso dall'interrogatorio, avrebbe anche programmato la morte di altri 9 neonati.

L'infermiera era stata precedentemente interrogata dai detective per due giorni mentre gli agenti perquisivano la sua casa di Chester, ma è stata rilasciata in attesa di ulteriori indagini. Poi è stata arrestata nel 2019 con l'accusa di omicidio in relazione alla morte di otto bambini e al tentato omicidio di altri sei. Ora è finita nuovamente in manette per la morte degli otto bambini e per il tentato omicidio di altri tre, portando il totale a nove.

Tutto è iniziato dopo una serie di morti sospette all'interno dell'ospedale, che hann fatto scattare le indagini. Nel 2015 all'intero del reparto erano aumentati i decessi rispetto agli anni precedenti e la polizia ha iniziato a scavare a fondo. Emerse che l'infermiera aveva ucciso ben 8 bambini, e che avrebbe pianificato anche la morte di altri 9, pur non riuscendo nel suo scopo, come riporta il Sun. 

La notizia ha fatto in modo che il reparto fosse declassato e ha scioccato i suoi colleghi e amici che l'hanno appellata come una donna amorevole e un'infermiera appassionata.

domenica 8 novembre 2020

Milano, fermato per violenza sessuale su una 18enne Alberto Genovese. È stato il fondatore di Facile.it

Un imprenditore italiano di 43 anni, Alberto Genovese, fondatore di Facile.it, è stato fermato a Milano dalla polizia con l'accusa di aver sequestrato e violentato una ragazza 18enne. L'arresto è giunto nella scorsa notte, l'episodio sarebbe avvenuto durante una festa privata.

Prima le avrebbe fatto assumere cocaina e ketamina e poi l'avrebbe violentata. Con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una 18enne, detenzione e cessione di stupefacente, sequestro di persona e lesioni, Alberto Maria Genovese, l'imprenditore che ha fondato la start-up assicurativa Facile.it, poi ceduta nel 2014, è stato fermato nella notte tra venerdì e sabato dalla polizia. L'imprenditore 43enne, secondo la ricostruzione, avrebbe violentato la giovane a una festa privata a casa sua, nel cuore di Milano, lo scorso 12 ottobre.

Il 43enne Alberto Maria Genovese è accusato anche di detenzione e cessione di stupefacenti e lesioni. Le indagini, coordinate della Procuratore Aggiunto Mannella e dal Pm Stagnaro, sono state condotte dai poliziotti della Quarta Sezione della Squadra Mobile di Milano e sono state avviate a seguito del ricovero di una giovane 18enne, ricorsa alle cure mediche per una patita violenza sessuale. Le investigazioni hanno permesso di ricostruire che durante una festa organizzata dall'uomo, una giovane sarebbe stata costretta a subire ripetuti rapporti sessuali e ad assumere sostanza stupefacente del tipo cocaina e ketamina.

Le indagini hanno poi consentito di sequestrare sostanze dello stesso tipo rinvenute sia nell'appartamento dove si erano verificati i fatti sia presso l'abitazione dove l'uomo è stato rintracciato la notte di sabato 7 novembre. L'appartamento dove si erano svolti i fatti, denominato «Terrazza Sentimento» è stato sottoposto a sequestro su ordine dell'Autorità Giudiziaria e all'interno sono state rinvenute evidenti tracce a riscontro di quanto denunciato dalla parte offesa. L'uomo, visto il riscontrato pericolo di fuga, alla luce dei gravi reati contestati è stato, quindi, sottoposto a fermo del Pubblico Ministero.