Anna Falchi avrebbe chiesto un compenso per bloccare la messa in onda di un servizio de Le Iene in cui accusava il produttore Massimiliano Caroletti di non averla pagata per la sua prestazione artistica nel film "Roma Nuda". A renderlo noto è lo stesso Caroletti tramite un comunicato in cui accusa l'attrice di tentata estorsione. Cinque mesi fa, dopo che Caroletti (noto anche per essere il marito di Eva Henger), aveva ricevuto la visita della Iena Filippo Roma, sarebbe stato informato dal suo legale dell'arrivo di un'email «in cui il signor Ruggieri Andrea compagno della signora Falchi Anna chiedeva il compenso delle prestazioni artistiche più un ulteriore somma (omissis) per far sì che l'intervista delle Iene non andasse in onda». Richiesta alla quale Caroletti ha risposto sporgendo denuncia il 28 maggio presso i carabinieri. IL VIDEO DELLE IENE Secondo Caroletti, il filmato de Le Iene (in cui Filippo Roma lo definisce "un gran sòla"), sarebbe stato costruito artatamente. «Vengo accusato di non aver pagato attori e maestranze che hanno lavorato nel film, in cui ha recitato anche Anna Falchi. A parte che questo compito non spettava a me, che sono il produttore esecutivo», afferma, «buona parte del personale è già stato liquidato, mentre gli altri erano in attesa che il film trovasse una distribuzione. Una situazione in cui si trovano molte produzioni cinematografiche italiane». Secondo il marito della Henger, Filippo Roma e Anna Falchi avrebbero invece iniziato a contattare i creditori per fargli dichiarare in video il loro scontento e fare sensazionalismo. E subito dopo, Caroletti avrebbe ricevuto l'email di Ruggieri, in cui veniva proposta la trattativa separata per bloccare la diffusione del filmato. Il servizio è poi andato in onda la settimana scorsa, «Senza che Filippo Roma si accertasse che la Welcom, la società di produzione che sta liquidando i creditori, avesse già risolto i pochi problemi economici rimasti con il distributore». Inoltre, sempre secondo Caroletti, che dice di aver sporto denuncia per diffamazione anche contro l'inviato de Le Iene, i creditori avrebbero dichiarato che Filippo Roma ha chiesto loro di fare il suo nome come debitore perché, gli è stato assicurato, «avrebbero potuto rientrare del loro denaro più velocemente».
martedì 26 novembre 2013
Anna Falchi contro il marito della Henger. Lei: "Non ha pagato", lui si difende: "È una sòla"
Anna Falchi avrebbe chiesto un compenso per bloccare la messa in onda di un servizio de Le Iene in cui accusava il produttore Massimiliano Caroletti di non averla pagata per la sua prestazione artistica nel film "Roma Nuda". A renderlo noto è lo stesso Caroletti tramite un comunicato in cui accusa l'attrice di tentata estorsione. Cinque mesi fa, dopo che Caroletti (noto anche per essere il marito di Eva Henger), aveva ricevuto la visita della Iena Filippo Roma, sarebbe stato informato dal suo legale dell'arrivo di un'email «in cui il signor Ruggieri Andrea compagno della signora Falchi Anna chiedeva il compenso delle prestazioni artistiche più un ulteriore somma (omissis) per far sì che l'intervista delle Iene non andasse in onda». Richiesta alla quale Caroletti ha risposto sporgendo denuncia il 28 maggio presso i carabinieri. IL VIDEO DELLE IENE Secondo Caroletti, il filmato de Le Iene (in cui Filippo Roma lo definisce "un gran sòla"), sarebbe stato costruito artatamente. «Vengo accusato di non aver pagato attori e maestranze che hanno lavorato nel film, in cui ha recitato anche Anna Falchi. A parte che questo compito non spettava a me, che sono il produttore esecutivo», afferma, «buona parte del personale è già stato liquidato, mentre gli altri erano in attesa che il film trovasse una distribuzione. Una situazione in cui si trovano molte produzioni cinematografiche italiane». Secondo il marito della Henger, Filippo Roma e Anna Falchi avrebbero invece iniziato a contattare i creditori per fargli dichiarare in video il loro scontento e fare sensazionalismo. E subito dopo, Caroletti avrebbe ricevuto l'email di Ruggieri, in cui veniva proposta la trattativa separata per bloccare la diffusione del filmato. Il servizio è poi andato in onda la settimana scorsa, «Senza che Filippo Roma si accertasse che la Welcom, la società di produzione che sta liquidando i creditori, avesse già risolto i pochi problemi economici rimasti con il distributore». Inoltre, sempre secondo Caroletti, che dice di aver sporto denuncia per diffamazione anche contro l'inviato de Le Iene, i creditori avrebbero dichiarato che Filippo Roma ha chiesto loro di fare il suo nome come debitore perché, gli è stato assicurato, «avrebbero potuto rientrare del loro denaro più velocemente».
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